giovedì 3 luglio 2014

Allora beviamo una tazza di tè


E come Kazuko Okakuro, l’autore del “Libro del tè”, che si addolorava per la rivolta delle tribù mongole nel XIII secolo, non perché avesse causato morte e afflizione, ma perché aveva distrutto l’arte del tè, il più prezioso tra i frutti della cultura Song, anch’io so bene che il tè non è una bevanda qualunque.

Quando diventa rituale, rappresenta tutta la capacità di vedere la grandezza nelle piccole cose.

Dove si trova la bellezza?