venerdì 15 maggio 2020

Fidati di Allah, ma prima lega il tuo Cammello

Accade ogni giorno: avresti potuto fare qualcosa che non hai fatto, e come scusa affermi che se Dio volesse fare quella cosa, la farebbe comunque. Oppure, fai qualcosa e aspetti dei risultati; aspetti e aspetti, ma quei risultati non arrivano mai. Allora vai in collera, hai la sensazione di essere stato truffato, hai la sensazione che Dio ti abbia tradito, che sia contro di te, che sia parziale, ingiusto, prevenuto. E nella tua mente nasce una lamentela senza fine. In questo caso, è mancata la fiducia. 

La persona religiosa è colei che continua a fare qualsiasi cosa sia umanamente possibile, ma non crea alcuna tensione a causa di quel fare. Poiché siamo atomi infinitesimali, atomi piccolissimi in questo Universo, le cose sono estremamente complesse. Nulla dipende solo dalla mia azione; migliaia di energie si incrociano: la somma di quelle energie deciderà il risultato. Come posso deciderlo io? 

Ma se io non facessi nulla, le cose potrebbero non essere più le stesse. Io devo fare la mia parte, tuttavia devo imparare a non aspettarmi nulla. In questo caso, fare è una sorta di preghiera, senza alcun desiderio che il risultato sia di un certo tipo. Allora non c’è alcuna frustrazione. La fiducia ti aiuterà a non restare frustrato … e legare i tuoi cammelli ti aiuterà a restare vivo, intensamente vivo. 

Questo detto Sufi intende creare il terzo tipo d’uomo, l’uomo reale, che sa come agire e come non agire; che può essere attivo, quando è necessario, può impegnarsi totalmente, e può essere passivo, quando è necessario, negarsi totalmente. Un uomo totalmente sveglio di giorno e assolutamente addormentato di notte; che sa come inspirare e come espirare; che conosce l’equilibrio della vita. 
“Fidati di Allah, ma prima lega il tuo cammello” è un detto nato da un racconto… un Maestro era in viaggio con uno dei suoi discepoli, che aveva il compito di accudire il cammello. A sera, stanchi, giunsero a un caravanserraglio. Era compito del discepolo legare il cammello; ma lui non se ne preoccupò: lo lasciò libero, fuori dalla tenda. Si limitò a pregare Dio: “Occupati tu del cammello”, e si addormentò. Al mattino, il cammello non c’era più. O era stato rubato, o si era perso, qualcosa doveva essere accaduto. Il Maestro chiese: “Dov’è il cammello, dove è finito?” E il discepolo rispose: “Non lo so, chiedilo a Dio: io ho detto ad Allah di prendersene cura, ero troppo stanco, non so cosa sia successo. E non ne sono responsabile, perché l’ho detto ad Allah stesso, e molto chiaramente! E in realtà gliel’ho ripetuto tre volte, e tu continui a insegnarmi ad aver fiducia in Allah, ora l’ho fatto! Mi sono fidato. Non guardarmi così infuriato!” Il Maestro disse: “Fidati di Allah, ma prima lega il tuo cammello, perché Allah ha solo le tue mani”. Se Dio vuole legare il cammello, dovrà usare le mani di qualcuno: non ha altre mani. E il cammello è tuo! Il modo migliore, il più semplice e il più rapido è usare le tue mani. Fidati di Allah, non fidarti solo delle tue mani, altrimenti andrai in tensione. Lega il cammello, poi fidati di Allah. 

Potresti chiedere: “Allora perché fidarsi, se si deve legare il cammello?” Perché anche un cammello legato può essere rubato. Fa’ tutto ciò che ti è possibile; ma questo non rende affatto sicuro il risultato, non c’è garanzia. Perciò, fa’ tutto ciò che puoi, poi, qualunque cosa accada, accettala. 

Legare il cammello ha questo significato: fa’ tutto ciò che ti è possibile, non evitare le tue responsabilità, e poi, se non accade nulla, o se qualcosa va storto, fidati di Allah. A quel punto Lui sa cos’è meglio. Forse per te è meglio viaggiare senza cammello… È molto facile fidarsi di Allah ed essere pigri. È molto facile non fidarsi di Allah e darsi da fare. Il terzo tipo d’uomo è difficile: fidarsi di Allah eppure continuare a fare. Ma in questo caso sei solo uno strumento: Dio è in realtà colui che agisce, tu sei solo uno strumento nelle sue mani. 
Osho - Transformation Tarot Ca

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