Accade ogni giorno: avresti potuto fare qualcosa che non hai fatto, e come scusa affermi che se Dio volesse fare quella cosa, la farebbe comunque. Oppure, fai qualcosa e aspetti dei
risultati; aspetti e aspetti, ma quei risultati non arrivano mai. Allora vai in collera, hai la sensazione di essere stato truffato, hai la sensazione che Dio ti abbia tradito, che sia contro di te,
che sia parziale, ingiusto, prevenuto. E nella tua mente nasce una lamentela senza fine. In questo caso, è mancata la fiducia.
La persona religiosa è colei che continua a fare qualsiasi cosa sia umanamente possibile, ma non crea alcuna tensione a causa di quel fare. Poiché siamo atomi infinitesimali, atomi
piccolissimi in questo Universo, le cose sono estremamente complesse. Nulla dipende solo dalla mia azione; migliaia di energie si incrociano: la somma di quelle energie deciderà il
risultato. Come posso deciderlo io?
Ma se io non facessi nulla, le cose potrebbero non essere più le stesse. Io devo fare la mia parte, tuttavia devo imparare a non aspettarmi nulla.
In questo caso, fare è una sorta di preghiera, senza alcun desiderio che il risultato sia di un certo tipo. Allora non c’è alcuna frustrazione.
La fiducia ti aiuterà a non restare frustrato … e legare i tuoi cammelli ti aiuterà a restare vivo, intensamente vivo.