sabato 4 novembre 2023

invisibili sinergie


Il RAPIMENTO DEL VIVERE:

"E' la mente che ha a che fare con il significato. Qual è il significato di un fiore? C'è una storia zen su un sermone di Buddha, in cui egli si limita a raccogliere un fiore. Soltanto un uomo gli fece un cenno con gli occhi perché aveva capito ciò che era stato detto. ... Non esiste un significato. Qual è il significato dell'universo? E quale il significato di una pulce? Il loro esistere. Ecco tutto. Il tuo significato è che esisti. Siamo così impegnati nel tentativo di raggiungere scopi esteriori da dimenticare il valore interiore, il rapimento dell'essere vivi" (Joseph Campbell, Il potere del mito)

Pushan Mudra - Mudra delle mani per lo yoga della digestione


 

MANO SINISTRA - MANO DESTRA

 Pushan Mudra è il gesto della digestione. In questo gesto le due mani formano mudra o gesti diversi :  l' indice e il medio destro vengono premuti sulla parte superiore del pollice, lasciando le altre dita distese. Il medio e l'anulare sinistro vengono premuti sulla punta del pollice, lasciando il mignolo e l'indice distesi. La pressione di queste dita influisce sul funzionamento di alcuni organi interni e aiuta a migliorare il funzionamento del sistema digestivo. Sebbene il Pushan Mudra non possa sostituire le cure mediche, può alleviare molti disturbi di stomaco compresi flatulenza, nausea e postumi di pasti pesanti. Quindi, il processo di digestione è facilitato dal mudra e aiuta a mantenere un sistema digestivo sano.

Spiritualmente, Pushan è una divinità solare che simboleggia l'energia della vita. Qui, la mano destra crea una posizione ricettiva che attiva il prana vayu (energia di ricettività) e samana vayu (energie di digestione e assimilazione); la mano sinistra rappresenta l'eliminazione che attiva l' apana vayu (energia di eliminazione). Pertanto, questo mudra può aiutare ad assimilare ed elaborare l'ansia che può sorgere durante nuove fasi della vita, come il matrimonio, il trasferimento o il parto. Questo mudra può essere praticato in qualsiasi momento della giornata e anche durante l'orario di lavoro in ufficio su una sedia. I conducenti possono farlo mentre guidano per lunghe ore.

MUDRA, ENERGIA SOTTILE E APPLICAZIONI

Le mudra sono un argomento molto dibattuto e con numerose pubblicazioni a riguardo. Molti di questi testi peccano però di una certa approssimazione e della mancanza di un confronto sistematico con le fonti antiche. Il tantrismo e le correnti successive, sia in ambiente buddista che induista, si sono occupate infatti in dettaglio di queste tecniche di gestione dell’energia. L’articolo di Concetta Titti Coretti inizia con un utile riferimento ai shastra ovvero “le regole”, “i manuali”, “i trattati”, “i precetti”, “gli insegnamenti”, della tradizione dello yoga poiché è solo partendo dalle origini che può nascere un discorso di reale approfondimento. Vi troverete una panoramica di alcune hasta mudra così come proposte da Gertrud Hirschi nel suo Mudra, Lo yoga delle mani i benefici delle antiche tecniche indiane. La Hirschi, mettendo in relazione le mudra con la terapia di taluni disagi fisici e mentali, arriva a conclusioni molto personali che non ci sentiamo di smentire o condividere. Il suggerimento che qui vorremmo dare è di sperimentare i differenti sigilli e osservare i loro effetti sui cinque corpi progressivi della tradizione ayurvedica, così come descritti nel testo classico della Taittiriya Upanishad: annamaya kosha, il corpo fisico, pranamaya kosha, il corpo energetico, manomaya kosha, il corpo mentale, vijñānamaya kosha, il corpo dell’intelletto profondo, e anandamaya kosha, il corpo della beatitudine. L’autrice dell’articolo continua lo studio introducendo una riflessione sulle applicazioni delle mudra, grazie al lavoro di Kuldeep Singh e altri, lavoro le cui conclusioni sono ancora una volta una visione molto personale dell'autore.

venerdì 3 novembre 2023

Una breve analisi dei sensi ( Indriyas ), visti dal punto di vista dello Yoga

Pratyāhāra è quindi uno stato mentale nel quale la mente è "disconnessa" dai cinque sensi. Praticare il prānāyāma, o qualsiasi altro metodo di controllo del respiro e della forza vitale, senza avere ben chiaro in mente lo scopo per cui si stanno facendo tali pratiche, ben difficilmente porterà al raggiungimento dello stato mentale di pratyāhāra. Patanjali afferma che lo scopo del prānāyāma deve essere pratyāhāra, il fare ritornare la mente all' interno. Tutti i ricercatori spirituali che perseguono lo scopo dell' Auto-Realizzazione devono essere in grado di praticare il prānāyāma in modo tale da riuscire ad ottenere, in poco tempo se non immediatamente, l'interiorizzazione della mente. Molti si accontentano di osservare solo le leggi di yama e niyama, ad altri è sufficiente la pratica delle sole āsanas mentre altri ancora praticano unicamente il prānāyāma. I migliori risultati e lo stato mentale del pratyāhāra si ottengono con la pratica combinata dei quattro passi appena menzionati.

mercoledì 1 novembre 2023

mente debole produce paura

 

“O conquistatore dei sensi! Dopo averli conquistati, rimani sempre molto vigile sulla tua vittoria. E mantieni sicura la fortezza del tuo corpo, in cui risiede una mente debole che produce paura. Altrimenti, questa fortezza di vetro può facilmente rompersi al minimo colpo, o cercatore.”

Saggezza di Aghoreshwar Bhagwan Ram