domenica 19 novembre 2023

stagione del cambiamento

 

La stagione sta cambiando e gli alberi perdono le foglie, con la sensazione di sapere che arriveranno nuove foglie. È utile per noi entrare nel ritmo della natura e allinearci con ciò che accade intorno a noi.

Questo è il periodo dell’anno ideale per contemplare ciò che possiamo abbandonare che non ci serve, che non ci aiuta ad avvicinarci al nostro vero Sé e per avere quell’anticipazione che emerga qualcosa di nuovo. 

Il nuovo emerge solo dopo che qualcosa di vecchio viene lasciato cadere, e quell’abbandono, quel lasciare andare, avviene dal nostro profondo, senza un senso di perdita o rifiuto. L'abbandono avviene in modo molto compassionevole. Nota con quanta grazia cade una foglia dall'albero. L'albero non lo butta via. L'albero non reagisce né trema. Succede in modo molto naturale. 

Qualunque cosa lasciamo cadere, non abbiamo più alcun attaccamento. Lo lasciamo ringraziare. Diciamo: “Grazie. Fai parte della mia vita da così tanto tempo. Ma non servi più a nulla”. Il potere della compassione è grandioso. Quando lasciamo andare qualcosa con quella comprensione e profondità, con quella connessione con il nostro Sé, è duraturo. Altrimenti ritrova la via del ritorno.

Le foglie cadono dall'albero, si trasformano in compost, vengono assorbite nel terreno e di nuovo risalgono attraverso le radici. Quell'energia si trasforma in una nuova foglia, ma è molto più vibrante e raffinata, con un nuovo senso di scopo. Quindi qualunque cosa lasciamo cadere, qualunque cosa lasciamo andare, c'è una comprensione più profonda che non andrà molto lontano da noi, ma verrà raffinata e poi tornerà indietro. Quindi non c’è davvero alcun senso di perdita, ma una rigenerazione e un sentimento di speranza.

Ogni anno, quando entriamo in questa stagione, è bello guardare indietro alla nostra vita, perché è anche un momento di letargo e di comunione con la nostra quiete. L'estate è così attiva. Le giornate sono più lunghe. Siamo all'aperto, lavoriamo, facciamo questo e quello e corriamo in giro. Ma ora avremo più tempo per stare con noi stessi. Questa è un’occasione perfetta per approfondire la nostra devozione.

Il semplice atto di devozione ci dà quella ricchezza, quella realizzazione interiore e ci permette di essere aggraziati. La devozione ci concentra e fa sorridere i nostri cuori. La devozione ci dà radicamento, un senso di identità e un senso di essere. Il solo chiederci a cosa ci dedichiamo ci dà stabilità. La devozione richiede consapevolezza costante e attenzione. Se siamo devoti al nostro Sé superiore, ciò richiede vigilanza – vigilanza in ogni momento.

Questo è un momento meraviglioso per ringiovanire, ridefinire e dare un cambiamento alle nostre vite. Prendiamoci un po' di tempo per pensare, contemplare e tenere in mente la parola “devozione”. Vediamo cosa sta per tramontare e cosa sta per emergere. 

 Season of Change


 

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