La tartaruga è ricchissima di simbologie, la maggior parte positive e qualcuna negativa. La principale simbologia negativa è la lentezza, che però diventa anche la sua forza positiva: la lentezza è anche persistenza e pazienza. La lentezza ha un’altra lettura temporale: la durata. La tartaruga è anche simbolo di longevità e quindi la saggezza della lunga esperienza.
L’aspetto della tartaruga, asciutto e rugoso, ricorda l’aspetto di una persona anziana, aumentando la simbologia della saggezza e dell’esperienza. In oriente la tartaruga porta una vita lunga e felice.
Dentro un tetto di stelle
Il carapace della tartaruga rappresenta l’universo. La sua corazza è tonda in alto, in certe specie molto bombata e quasi sferica, come la volta celeste nelle rappresentazioni immaginarie degli antichi. In basso invece la corazza è piatta come il terreno su cui camminiamo.
Secondo la mitologia greca, il carapace di una tartaruga fu usato da Mercurio come cassa armonica per realizzare una cetra, trasformando una tartaruga in uno strumento musicale dal suono particolarmente dolce.
Stabile, finché non la tocca nessuno
La tartaruga è anche simbolo di stabilità: se nessuno la rovescia, la tartaruga non cade mai. È un animale talmente stabile che nella cosmologia Induista l’universo poggia su una tartaruga. La tartaruga è anche uno degli avatar di Vishnu. In nessun modo possiamo considerare la tartaruga un animale acrobatico.
Nella cosmologia indiana, una delle rappresentazioni dell’universo vede il mondo appoggiato sulla schiena di un elefante, che a sua volta sta in piedi su una gigantesca tartaruga. In questa rappresentazione simbolica l’elefante è il principio maschile e la tartaruga è il principio femminile. Quando si chiede dove appoggia la tartaruga, le risposte che sono state date sono quattro: “la tartaruga nuota nell’oceano”; “se un’aquila è in grado di volare per qualche tempo con un animale fra gli artigli, una tartaruga divina è in grado di tenere l’universo per tutta la sua durata”; “ogni tartaruga appoggia su un’altra tartaruga”; e infine: “cambiamo discorso”. Ci sono altre varianti di questa cosmologia, in cui il mondo appoggia sulla schiena di una tigre. In tutti i casi, anche le simbologie arrivano fino a un certo punto, poi si fermano con le spiegazioni…
Concentrazione e introspezione
Nella tradizione yoga, Kurmasana è una posizione che facilita la concentrazione e l’introspezione, allenando la mente alla meditazione.
Può essere praticata in innumerevoli varianti, dalle versioni più facili adatte anche ai principianti, fino alle esecuzioni da contorsionisti.
Normalmente, se si sceglie una versione adatta per il proprio livello di pratica, è una posizione che può essere tenuta a lungo. Col passare dei minuti, aumentando il rilassamento, la posizione si approfondisce in modo notevole, millimetro dopo millimetro.
Come in tutte le posizioni yoga, bisogna scegliere e praticare la variante più adatta al proprio livello di pratica, senza forzare la posizione.
Due filmati con esecuzioni di Kurmasana, una versione per principianti e una versione per allievi molto avanzati (giovani, flessibili, e con almeno tre anni di pratica, indicativamente):
- Esecuzione di Kurmasana adatta per principianti.
- Esecuzione di Kurmasana molto avanzata.
http://www.yogasutra.it/category/asana-simbologie
Ottimo articolo, complimenti.
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