Un istinto millenario spinge gli esseri umani a lasciarsi andare ai propri impulsi, anche a quelli più bassi. Con il passare del tempo, essi hanno sentito il bisogno di darsi alcune regole morali, non tanto perché questo facesse loro piacere, ma perché vi riscontravano determinati vantaggi: per esempio, se le aggressioni e i furti di ogni genere sono vietati e puniti, la società si sente più al sicuro.
Ma un tale stato “morale” è ancora lungi dall'essere perfetto; gli esseri umani cercano sempre di sistemare i propri affari a spese degli altri, anche eliminando i concorrenti, se possono.
Certo, è raro che lo facciano sul piano fisico, poiché rischierebbero di essere scoperti e puniti, ma lo fanno su altri piani, dove corrono molti meno rischi: rubano i pensieri, rubano i sentimenti altrui, oppure disonorano gli altri, li scoraggiano o li massacrano con le loro parole o i loro scritti.
Si manifestano dunque gli stessi istinti, si commettono gli stessi crimini, ma sotto altre forme e su altri piani, più sottili. Finché gli esseri umani non saranno istruiti nella Scienza iniziatica, imparando così ad imprimere una direzione spirituale ai propri istinti, i loro impulsi inferiori rimarranno delle forze distruttive che raggiungeranno sempre il proprio obiettivo.
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