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giovedì 1 ottobre 2020

AYURVEDA, VATA IN AUTUNNO

 AYURVEDA, VATA IN AUTUNNO

Secondo l’Ayurveda, Vata è l’intelligenza nella natura che si relaziona con il vento e il movimento ed è composto dagli elementi aria ed etere. A livello corporeo,Vata dosha regola la circolazione e il movimento dell’eliminazione delle tossine nel corpo. Il dosha Vata è più suscettibile a qualità come secchezza e freddo che si manifestano ad esempio nella pelle e nelle labbra screpolate. Altri organi che per loro natura tendono ad essere più facilmente colpiti da un eccesso di Vata dosha sono l’intestino e il colon. Questo è il motivo per cui può verificarsi una maggiore tendenza alla stitichezza e all’ infiammazione dell’addome in questo periodo del anno. Anche se tutti noi sperimentiamo cambiamenti stagionali è probabile che quelli con costituzione corporea Vata e le persone della terza età siano più sensibili a questa stagione.

Autunno, tempo di equilibrare l'eccesso di Vata

 

Secondo l’Ayurveda, nelle varie stagioni dell’anno predomina un particolare dosha e in quella autunnale prevale VataCome ha rilevato il dottor Vasant Lad, medico e chirurgo ayurvedico, il dosha Vata è leggero, sottile, secco, instabile e freddo: l’autunno presenta proprio questi attributi. Quelle persone che hanno una tipologia costituzionale dominata da Vata vedono un aggravarsi di questi aspetti. Gli Elementi che primeggiano in autunno sono l’aria e l’etere, che rappresentano proprio le caratteristiche tipiche di Vata. Tra i “segnali” dell’intensificarsi di questo dosha vi sono: secchezza della pelle, digestione difficile, presenza di aria nell’intestino, problemi di sonno.