Carissimi,
in arrivo la settimana di luglio con delle pratiche che ci aiutano ad armonizzarci con gli altri.
tutte le mattine Lu - Ve
2, 3, 4, 5, 6 Luglio 2018
Contributo € 50
(no come recupero lezioni)
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L'auto-consapevolezza che ottieni praticando i cinque yama può aiutarti a trasformare l'energia negativa e coltivare un senso profondo e duraturo di pace. Ecco una breve definizione di ogni yama, insieme ad alcuni consigli su come iniziare a praticarli oggi.
Yama 1: Non-Fare Violenza (Ahiṃsā) (devanagari: अहिंसा)
In sanscrito il prefisso con una “ā ” privativa significa "non", mentre hiṃsā significa "fare del male, ferire, uccidere o fare violenza". Ahiṃsā,
il primo tra i yama e il più alto tra loro, è la pratica del non-danno o
della non violenza. Questa è la chiave, dicono i saggi, per mantenere
sia le relazioni armoniose nel mondo che una tranquilla vita interiore.
A un livello più profondo, l'Ahiṃsā è meno un processo consapevole di quanto non sia una conseguenza naturale della pratica
dello yoga. Mentre il nostro viaggio si svolge, porta alla
consapevolezza del nucleo pacifico e duraturo che è la nostra vera
natura; il desiderio di prevenire il danno è un'espressione spontanea di
quella consapevolezza. Cominciamo a renderci conto che il sé interiore
negli altri è identico al nostro sé interiore e non desideriamo che
nessun danno venga a nessun essere.
Esesercitati per essere più gentile da poter accettare e perdonare te stesso e gli altri.
Suggerimento pratico: pratica di essere più gentile, accettando e perdonando te stesso e gli altri. Secondo i saggi, quando l'Ahiṃsā viene pienamente abbracciata, emerge una fiducia interiore profondamente radicata e sorprendentemente potente.