Apriamo i fianchi e il cuore con i dolci stiramenti per sciogliere la schiena. Le posizioni come quella del guerriero e natarajasana aprono la parte
anteriore dei fianchi, ma ci portano anche in una serie di piegamenti all’indietro e così mentre allungano e aprono la parte anteriore del corpo, allo stesso tempo ne rinforzano la parte posteriore. Una semplice pratica che ci lascia con le sensazioni di essere rinvigoriti, flessibili e aperti.
Quello che cerco sempre a comunicare ai miei studenti a ogni lezione: quando durante la pratica delle asana arriviamo sul punto dell'immobilità del corpo e la teniamo abbastanza a lungo da poter sentire dal profondo del nostro cuore quello che accade dentro, allora e SOLO allora, con la mente quieta, ha l’inizio l’autorealizzazione quotidiana (il nostro dharma); solo allora possiamo dire di veramente praticare lo YOGA.
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