domenica 13 febbraio 2011

L'albero dello Yoga




Prima di iniziare a parlare dell’argomento di questo primo numero ringraziamo tutti i Maestri ed i Saggi che ci hanno preceduto, ricordando che i nostri primi Maestri di Vita sono stati i nostri Genitori che ci hanno creato. A tutti loro dedichiamo questo mantra:
GURU BRHAM GURU VISHNU
GURU DEVO MAHESWARAH
GURU SAKSHAT PARA BRAHMA
TASMAI SRI GURUVE NAMAH
OM SHANTI….SHANTI… SHANTI… 
Saluto al Guru. Il Maestro è colui che crea protegge e distrugge come le tre divinità Brama Vishnu Shiva. Om Pace. 
L’Albero dello Yoga
E’ bello immaginare la realizzazione dello Yoga come un albero che dal seme lentamente cambia, si evolve, cresce in tutta la sua forma ed armonia (radici, tronco rametti e foglioline), oppure come un feto da una sola cellula si forma armoniosamente in tutte le sue parti (non cresce prima un braccio poi l’altro quindi una gamba ecc. ma tutto insieme!) Appena si comincia a praticare lo Yoga (si pianta il seme della piantina), iniziano a mettersi in moto diversi aspetti che coinvolgono non solo il fisico, come una semplice ginnastica in palestra, ma anche energetico, mentale, comportamentale e con il passare del tempo spirituale. Tutto ciò cresce parallelamente, molte lentamente, in armonia ed equilibrio come l’albero o l’essere umano.

Il risultato dello Yoga: esperienza della visone dell’anima

·        Samadhi     (Stato di beatitudine, unione con lo Spirito                           universale)
·        Dyana         (Meditazione) 
·        Dharana      (Concentrazione ed attenzione totale)

Discipline che portano all’evoluzione e alla comprensione del sé

·        Pratyahra    (Placare i sensi, mantenerli passivi interiorizzandoli)
·        Pranayama  (La scienza del respiro)
·        Asana          (La pratica delle diverse posture del corpo) 

Discipline etiche, sociali e individuali

·        Nyama (Cosa si deve fare per il bene dell’individuo e della società)
·        Yama  (Cosa si deve fare per non danneggiare l’individuo e la società) 

In realtà questo elenco andrebbe visto come una piramide con alla base gli Yama e Nyama e all’apice il Samdhi o Illuminazione, o come un albero le cui radici sono le discipline etiche, il tronco le discipline più “pratiche” che portano alla comprensione del sé, fino ai fiori e i frutti che rappresentano il risultato dell’intera pratica e del la propria evoluzione sino all’unione (significato della parola Yoga) del corpo alla mente e la mente allo spirito ed al Divino. 

Yama

Ahisma           (Non violenza)
Satya              (Sincerità)
Asteya            (Liberazione dall’avidità)
Bramacharya  (Controllo della sessualità)
Aparigraha     (Liberazione dal superfluo

Nyama

Saucha                  (Pulizia)
Santosa                 (Appagamento)
Tapas                    (Ardore)
Svadhyaya            (Studio di sé stessi)
Isvara-pranidhana (Abbandono)
Nella tabella si vedono elencati gli Yama e Nyama. Nel prossimo numero cercheremo di capire il significato di ciascuno di essi. Meditate su Ahisma – Non violenza- e cercate di trovare la relazione con la pratica dello Yoga.  

Om Shanti.   Swami Dhyan Nirman






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