domenica 2 settembre 2018

Nozioni di base sulla filosofia dello yoga: i 5 Niyama - Concluso ... inizio Lu 24 sett 2018


Carissimi,
in arrivo la settimana di settembre con delle pratiche che ci aiutano ad armonizzarci con noi stessi.

@La Casa Azzurra
DALLE 5:58 ALLE 7:13
tutte le mattine Lu - Ve
24, 25, 26, 27, 28 Settembre 2018
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(no come recupero lezioni)

Nozioni di base sulla filosofia dello yoga: i 5 Niyama

I cinque niyama sono strumenti costruttivi per coltivare la felicità e l'autostima; le opportunità di praticare sorgono ogni giorno. Ecco una breve descrizione di ogni niyama, insieme a suggerimenti utili per mettere in atto la tua spiritualità secondo le leggi spirituali.

I saggi dicono che lo saucha non è solo il fondamento per la salute del corpo, ma è anche la porta verso stati di meditazione più profondi e più tranquilli.

  1. Auto purificazione (Saucha)

Il primo niyama, saucha, significa "purificazione; pulizia; chiarezza." Include una serie di tecniche per la pulizia del corpo e della mente ed è stato persino definito l'obiettivo dell'intero sistema dello yoga. I saggi dicono che lo saucha non è solo il fondamento per la salute del corpo, ma è anche la porta verso stati di meditazione più profondi e più tranquilli.

Consiglio pratico: scegli saggiamente tra le tante scelte di cibo, emozioni e pensieri che attendono di entrare nel tuo corpo e nella tua mente. Mentre il corpo si purifica, sperimenterai una salute radiosa; man mano che la mente si purifica, avrai più chiarezza e ti sentirai sempre più amichevole e allegro.

2. Contentezza (Santosha)

La parola santosha significa "contentezza" e anche "appagamento, felicità, gioia". Viene da un'esperienza di accettazione della vita, di noi stessi e di qualunque cosa ci abbia portato la vita. Quando siamo contenti, siamo felici. Così - ed ecco la chiave per questo niyama - attraverso il potere della contentezza, la felicità diventa la nostra scelta.

Tapas concentra l'energia, crea fervore e aumenta la forza e la sicurezza. La pratica delle asana è una forma di tapas per il corpo; la meditazione è un tapas che purifica e concentra la mente.

Suggerimento pratico: lascia andare il passato. Non biasimarti per non essere più saggio, più ricco o più fortunato di quanto non lo sia già. Libera la tua mente dalle aspettative. Poi vedrai la vita in un contesto più ampio e sarai in grado di cavalcare i tuoi alti e bassi con equanimità.

Come fai a raggiungere la soddisfazione se interiormente sei deluso e continui a sforzati di cambiare e migliorare? Creala. Cerca di tenere a mente la premessa yogica secondo la quale qualunque cosa tu abbia nel momento presente è quanto basta. Una volta che lo hai fatto, la felicità troverà un posto duraturo nella tua vita e qualunque aspirazione tu possa avere per il futuro, questo non farà altro che accrescere la tua gioia.

3. Austerità (Tapas)

La definizione letterale di tapas è "calore", in questo caso: il calore che si genera durante i periodi di sforzo determinato. I Tapas accompagnano qualsiasi disciplina che sia appresa di buon grado e con gioia per realizzare un cambiamento di qualche tipo, sia che si tratti di migliorare la salute, una nuova abitudine, una migliore concentrazione o una diversa direzione nella vita. Tapas concentra l'energia, crea fervore e aumenta la forza e la sicurezza. La pratica delle asana è una forma di tapas per il corpo; la meditazione è un tapas che purifica e concentra la mente.

Suggerimento pratico: Ricorda che i tapas possono andare di pari passo con qualsiasi attività, persino con qualcosa di così banale come pulire il pavimento del bagno. Ogni volta che eseguiamo le nostre azioni con piena determinazione e sforzo, queste vengono eseguite con tapas.

Allora, attraverso l'ardore dei tapas, scegli di apportare cambiamenti salutari nella tua vita, ma concentrati solo su uno o due cambiamenti alla volta. Fai piccoli passi che possono essere raggiunti con successo e trova rimpiazzi per abitudini che sono improduttive.

L'abbandono di sé non è un processo di sconfitta o di sottomissione senza scrupoli alla volontà altrui. È l'atto di donarci a uno scopo superiore.

4. Studio personale (Svadhyaya)

Svadhyaya significa letteralmente "ricordare (rammentare, contemplare, meditare) sul Sé". È lo sforzo di conoscere il Sé che brilla come il nucleo più profondo del tuo essere.

Suggerimento pratico: inizia con lo studio degli scritti che ti ispirano a sentire la presenza dello spirito interiore. Quindi inizia ad applicare svadhyaya nella tua vita quotidiana praticando yama e niyama, asana, consapevolezza del respiro e meditazione e impara a riconoscere quando agisci in armonia con i tuoi obiettivi e quando agisci inconsciamente contro di loro.

5. Abbandono (Isvara Pranidhana)

Isvara si riferisce alla coscienza onnipervadente; pranidhana significa "arrendersi". Insieme, queste parole possono essere tradotte come "abbandono fidato a Dio", l'ultimo e più importante dei niyama, e forse il più difficile da abbracciare per gli studenti. Questo niyama non è un processo di sconfitta o di sottomissione irragionevole alla volontà di un altro. È l'atto di donarci a uno scopo superiore.

Suggerimento pratico: quando pratichi la meditazione, osserva i pensieri e i desideri che distraggono la tua concentrazione, e invece, riponi la tua attenzione al centro del tuo essere. In questi momenti potresti essere in grado di trascendere i limiti dei tuoi attaccamenti e percepire la presenza di quiete interiore.


In qualunque forma si presenti, quell'esperienza, ci dicono i saggi, ci guida verso la pienezza e il compimento della nostra ricerca interiore.


Tratto dal libro Yoga: Mastering the Basics di Rolf Sovik e Sandra Anderson

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