La mente è come un lago la cui superficie è increspata dai pensieri. Per vedere il sottostante bisogna prima imparare a eliminare queste increspature, a diventare padroni e non schiavi della mente. Per gran parte della veglia la mente si agita tra un pensiero e l'altro spinta da desideri e da avversioni, da emozioni e ricordi sia piacevoli che spiacevoli. Tra tutte le forze in grado di agitare la mente, ciò che più spesso disturba la concentrazione sono i sensi, che provocano fantasie e desideri.
Una nota conosciuta ascoltata alla radio spedisce la mente alla ricerca della situazione in cui è stata udita per la prima volta, mentre un profumo piacevole o un'improvvisa corrente d'aria sono in grado di distruggere il filo dei pensieri. Tra tutti i sensi, la vista e l'udito sono i più potenti e stimolano in continuazione la mente verso I'esterno con grande spreco di energie mentali.
Una nota conosciuta ascoltata alla radio spedisce la mente alla ricerca della situazione in cui è stata udita per la prima volta, mentre un profumo piacevole o un'improvvisa corrente d'aria sono in grado di distruggere il filo dei pensieri. Tra tutti i sensi, la vista e l'udito sono i più potenti e stimolano in continuazione la mente verso I'esterno con grande spreco di energie mentali.
Per questo motivo in meditazione si usano anche suoni (mantra) o immagini.
Per sua natura la mente cerca costantemente la felicità nella vana speranza di trovare soddisfazione tutte le volte che riesce a ottenere ciò che desidera. Una volta acquisito l'oggetto del desiderio, la mente si calma temporaneamente, ma, dopo un po', l'intero meccanismo si rimette in moto perché la mente stessa non è cambiata e il vero desiderio rimane insoddisfatto. Immaginate, per esempio, di comprare una nuova auto. Per un po' di tempo ne siete orgoglioso e soddisfatto e la mente se ne sta tranquilla. Ma presto cominciate a desiderare un nuovo modello o un colore diverso o a preoccuparvi che vi venga rubata o ammaccata. Ciò che all'inizio era un piacere diventa ora una nuova sorgente di insoddisfazione perché quando si soddisfa un desiderio se ne creano molti altri.
Lo yoga ci insegna che dentro di noi abbiamo già la sorgente della gioia e della saggezza, una riserva di tranquillità che siamo in grado di percepire e da cui possiamo trarre nutrimento quando il movimento della mente si calma. Se siamo in grado di incanalare questo desiderio di appagamento dentro di noi anziché proiettarlo su oggetti esterni, che per loro natura sono effimeri, scopriremo il modo di vivere in pace.
La meditazione consiste in un continuo fluire di percezioni e di pensieri - Dimensione Cultura
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