martedì 24 aprile 2012

Purushartha i quattro scopi della vita



Purushartha
i quattro scopi della vita.

Principi che regolano la vita dell’uomo nel suo divenire: il loro conseguimento mira alla realizzazione di un’esistenza felice, soddisfacendo i bisogni materiali e spirituali in armonia con le norme etiche e in vista dello scopo ultimo.

Dharma
l’ordine etico universale

Il principio che mette in armonia gli altri scopi dell’esistenza e rappresenta le leggi etiche universali che governano tutto il cosmo manifesto.
Artha
il benessere

La realizzazione del benessere in generale, in relazione anche alle condizioni materiali e ai mezzi necessari per mantenere un buon stato di salute e una condizione sociale soddisfacente.
Kama
il desiderio
Il desiderio che sostiene qualsiasi azione conforme al dharma e un’armoniosa fruizione dei piaceri sensoriali e dei beni di cui si dispone.
Moksha
la liberazione
Liberazione dal ciclo delle incarnazioni e dalla schiavitù dell’ego, per riconoscere quello che siamo sempre stati, uno in Dio e uno con Dio.
Fine ultimo della vita e compimento di un lungo cammino evolutivo è il riconoscimento, a cui ogni essere vivente giungerà, della propria natura divina o meglio che l’unica Realtà, al di là della illusorietà del mondo, è Dio.


Secondo la visione indù, l'uomo, durante il suo cammino terreno, deve anche realizzarsi armoniosamente come uomo e perseguire la felicità. Le sue azioni devono essere rivolte sempre a migliorare le condizioni di vita, senza trascurarne nessun aspetto.
Vengono riconosciuti tre obiettivi dell'esistenza umana:

dharma, artha, kama,


e a questi tre si unisce uno scopo ultraterreno, moksha.
Dharma è il principio in armonia con il quale si devono perseguire artha e kama, gli scopi che sembrano più legati al mondo, e che li mette in relazione con il fine ultimo, moksha, e, rappresentando la norma universale, indica l'ordine etico con cui fruire dei piaceri della vita, delle ricchezze e del potere. Governa non solo la sfera religiosa ma anche quella del godimento del mondo.
Perseguire artha significa realizzare il benessere in generale, quindi anche in relazione alle condizioni materiali e ai mezzi necessari per mantenere un buon stato di salute, e una condizione sociale, sia a livello pubblico che privato, soddisfacente, comprendendo anche la ricchezza e il successo. Il raggiungimento di questo benessere consente la realizzazione di kama.
Kama è il desiderio che sostiene qualsiasi azione, rappresenta il piacere e la sua fruizione, nel pensiero indù l'uomo, per un suo armonioso sviluppo, deve soddisfare anche i piaceri sensoriali nei loro vari aspetti, senza perdere di vista la loro essenza divina.
I tre scopi suddetti, che motivano l'agire dell'uomo nel mondo, sono strettamente legati allo scopo ultimo, ultraterreno, la liberazione, moksha.
L'indù che sa che la sua natura è divina e la sua essenza è spirito, cerca risposte al di là della dimensione fisica e, consapevole che le esperienze del mondo non possono appagarlo in modo duraturo, si sforza di rompere i legami del karma e di liberarsi dal ciclo delle rinascite.
L'uomo compiendo i suoi doveri e perseguendo i giusti obiettivi, acquista meriti karmici conquistandosi gradualmente quella felicità duratura che è oltre il mondo delle forme.
La considerazione dei quattro scopi della vita, purusharta, spiega il senso dell'esistenza umana, rendendo chiaro che il suo scopo è puramente evolutivo. È il perno intorno al quale ruota qualunque punto di vista da cui si voglia considerare l'uomo secondo l'induismo, sia esso filosofico, che religioso, teologico, spirituale.







http://www.hinduism.it/induismo-concetti.html#purus


Induismo

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