Vuoi star bene? Comincia a pensare di meno
Valeria Pini
17/4/2022
Troppi pensieri che si accavallano nella mente. La confusione, lo stress. Giacomo si preoccupa per un possibile problema di salute. Fa una ricerca on line e si spaventa. Poi ci ripensa e si rende conto che sta correndo troppo avanti. Smette di stressarsi per il suo stato fisico, ma inizia a pensare di essere esaurito. Rimugina, fa emergere ricordi e si chiede: "Ho un attacco di panico? Sono troppo ansioso? Sono depresso?". Ha la mente in ebollizione.
Ma come uscire da questa spirale negativa che ci impedisce di vivere bene il presente? Nel suo libro Smetti di pensare troppo (ediz. LSWR) lo psicologo statunitense Nick Trenton raccoglie tutte le tecniche che possono aiutare a cambiare le cattive abitudini mentali.
Trenton, perché è negativo pensare troppo?
"E' uno dei problemi più diffusi oggi. Ci distrae in continuazione, ci stressa e soprattutto ci rende infelici. Non è importante su cosa si concentrino tutti questi pensieri. Se pensiamo troppo vuol semplicemente dire che siamo incapaci di concentrarci sul presente e di vivere in serenità la nostra vita attuale. Combattiamo in continuazione con qualche cosa che è già accaduto, eventi che non possiamo più cambiare, e qualche cosa che invece potrebbe accadere ma che non è sicuro che si concretizzi. Non possiamo modificare il passato, né agire sul futuro, per questo sarebbe meglio concentrarsi sul qui ed ora. Tutto questo non ha senso ed è anche noioso. Con ogni probabilità, l'uomo non aveva questo problema in passato. Oggi molti di noi vivono nel benessere. Cerchiamo appagamento creando obiettivi più complessi e non più solo concentrandoci sul cibo e lo stretto necessario per la sopravvivenza. Questo atteggiamento ci allontana dal tempo presente e individua in continuazione obiettivi da raggiungere. Siamo stressati e ansiosi. E convinti che questa situazione sia normale".
Possiamo liberarci da tutto questo stress?
"L'ansia e lo stress non devono essere così presenti nelle nostre vite. Ci sono strumenti che possono aiutarci, tecniche che ho sperimentato su di me raggiungendo un buon livello di benessere negli ultimi anni. Il primo punto, il più difficile da raggiungere, è quello di capire che abbiamo abitudini poco sane e che le dobbiamo cambiare. Dobbiamo arrivare a questa convinzione, prima di intraprendere qualsiasi cammino".
Lei parla di pensieri positivi e negativi. Che differenza c'è?
"Ci sono pensieri che ci rendono più forti e altri che ci abbattono. E' una cosa che possiamo controllare. Se penso che devo essere felice e mi concentro su questa cosa, posso raggiungere più facilmente un livello di benessere personale. Anche l'effetto dei pensieri negativi su di noi è enorme. Spesso sono con noi fin dalla nostra infanzia e proprio perché sono lì da sempre ci sembrano 'normali'. Possiamo anche rimanere male se vediamo che altre persone non condividono queste nostre convinzioni. In questi casi, è bene provare a connettersi con il nostro 'Io più profondo".
E' difficile farlo?
"Per dialogare con serenità con il nostro "Io", dobbiamo provare a chiederci se conversiamo con noi stessi come con un caro amico. La risposta è 'No', non parleremo mai nello stesso modo, con tutti quei pensieri negativi, ad un amico o a un conoscente. Non ci svaluteremo nello stesso modo, dialogando con gli altri. Spesso siamo convinti di essere in un certo modo, di avere determinate caratteristiche, ma il più delle volte non è così. Questi pensieri non ci aiutano perché sono troppo severi e critici. Questo ci fa molto male e ci mette a disagio. Ci svalutiamo. Quando pensiamo troppo finiamo per esaltare i pensieri negativi anche se la realtà sta andando nella direzione opposta".
La soluzione è quindi pensare meno e rilassarci?
"Controllare i propri pensieri è una delle cose più difficili da realizzare. Quando vogliamo fare qualcosa di fisico, sappiamo che con un poco di forza possiamo riuscirci. Ma più mi impongo di pensare a una cosa, più mi resta nella mente. Faccio un esempio, se dico: "Non pensare a un elefante", cosa viene in mente? L'elefante. Esistono comunque metodi per riuscire a 'pensare di meno': dobbiamo evitare i fattori di stress, cambiare il nostro modo di considerare i fattori stressanti e trovare modi per ridurne l'impatto sul nostro quotidiano. Spesso la vita è difficile e ci sono molti contrattempi. Ma la mindfulness è la chiave giusta per affrontare tutto questo. Non pensiamo al passato e al futuro ma solo al momento presente".
A volte ci stressiamo perché prendiamo troppi impegni. Non riusciamo a dire di no a chi ci chiede qualcosa. Come far fronte al senso di colpa e imparare a tirarci indietro?
"Se diciamo di no e subito dopo ci sentiamo in colpa, dobbiamo fermarci e ascoltare la nostra voce interiore. Potremmo sentire considerazioni come, ad esempio: "Se mi prendo cura di me stesso sono egoista. I miei bisogni devono passare in secondo piano. Se dico "No", devo scusarmi con l'altro e poi dovrò fare ammenda per non aver detto "Sì". Sono convinzioni nocive, che dobbiamo capovolgere. Basta chiederci: "Penserei così di un amico in caso non riuscisse ad accontentarmi perché troppo indaffarato?". La risposta è "No". Non esiste un sistema di valutazione diverso e anche noi possiamo tirarci indietro e pensare un poco di più alle nostre esigenze personali. In altre parole, dobbiamo essere più obiettivi e meno critici con noi stessi e abbandonare quest'atteggiamento severo e punitivo".
Lei scrive della possibilità di raggiungere lo stato di Zen. Come?
"Per me, ma anche la ricerca scientifica va in questa direzione, la più grande fonte di stress e ansia proviene dal divario tra le nostre aspettative e la realtà. In altre parole, la delusione che proviamo per non aver raggiunto o ottenuto qualcosa che pensavamo di poter avere. Se riusciamo a conciliare queste due diverse realtà, allora possiamo raggiungere rapidamente uno stato di Zen che nulla potrà scalfire. Certo, è più facile a dirsi che a farsi. Questo metodo si realizza se si lascia andare l'illusione di poter controllare sempre le cose che accadono nella nostra vita. Quando crediamo di avere il controllo su tutto, siamo convinti di poter raggiungere determinati risultati. Senza questa convinzione di controllo, i risultati non sembrano più garantiti. Ma per stare bene dobbiamo fare esattamente il contrario. Dobbiamo lasciarci andare e semplicemente essere. Niente di tutto questo è facile o veloce, ma estremamente prezioso e utile per la nostra salute".
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